La Philosophy for Children (P4C) è stata ideata, a metà degli anni settanta, dal filosofo americano Matthew Lipman (professore emerito alla Montclaire State University).
Il progetto si ispira alla Community of Inquiry deweyana e propone la pratica filosofica come indagine conoscitiva nei vari campi dell’esperienza umana. In Italia, la filosofia con i bambini ha trovato progressivamente spazio nell’ambito delle pratiche filosofiche ed è oggi portata avanti da Amica Sofia, associazione nata originariamente in seno alla Sezione di Perugia della Società Filosofica Italiana e ora autonoma a livello nazionale.
Mi sono avvicinato a questo settore delle pratiche filosofiche riscontrando un limite nell’approccio della P4C, dovuto al fatto che privilegia la dimensione logico-cognitiva, talvolta a discapito di quella etico-civile. D’altra parte, l’approccio di Amica Sofia mi è parso talvolta troppo sbilanciato verso pratiche di tipo spontaneistico, tali cioè da lasciare che il dibattito si sviluppi da sé limitando l’intervento del moderatore quasi esclusivamente all’aspetto socratico-maieutico.
La mia prima esperienza di filosofia con i bambini è nata nell’a.s. 2015-2016 su invito della Dirigente Silvana Raggetti, della Direzione Didattica di Todi. Ho tenuto tre laboratori dal titolo “Pensiamoci tutti!”, svolti con alunni della scuola primaria insieme ad alunni della scuola media Cocchi-Aosta.
Tale esperienza, che per la prima volta creava, assieme al Caffè Filosofico del Liceo “Jacopone”, una sorta di curricolo verticale dalla scuola primaria, attraverso la secondaria di primo grado fino alla secondaria di secondo grado, è stato più volte posto all’attenzione dei media locali e della comunità scientifica nazionale, attraverso Amica Sofia e Società Filosofica Italiana.
I risultati di tali attività sono consultabili su eTwinning ai seguenti indirizzi: